Eventi, Interviste

UMANA COMMEDIA: omaggio di POIETIKA a Dante Alighieri a cura di Giovanna Ferro

Umana Commedia: omaggio di Poietika a Dante Alighieri

intervista di Giovanna Ferro

Il primo appuntamento della Fondazione Molise Cultura per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri lo presenta POIETIKA ART FESTIVAL, che rientra negli eventi straordinari coordinati da PIAZZA DANTE#Festivalinrete, la rete nazionale formata dai 42 più importanti, consolidati e apprezzati Festival Culturali italiani che hanno deciso di unirsi per celebrare l’anniversario dantesco del 2021, ma costituisce anche una straordinaria occasione per confrontarsi e costruire percorsi comuni con altre solide e riconoscibilissime realtà nazionali. I Festival italiani, che svolgono da anni un ruolo fondamentale nella vita culturale del nostro Paese, uniscono le loro esperienze nella convinzione che insieme si possa essere più forti e si possa costruire un modello di condivisione e di “rete” che faccia convergere le idee e le peculiarità individuali in un progetto comune.

La lettura dei 33 canti selezionati sarà affidata a gente comune, a chi soffre, a chi è in difficoltà, ma anche a studenti, professionisti, imprenditori, preti, medici. Così il viaggio con Dante diventa il percorso di vita umano di ciascuno. Una lettura senza la presenza del pubblico, come impongono le norme anti Covid

“L’importanza del progetto consiste – dichiara la Presidente di FMC Antonella Presutti – nel recuperare l’umanità del Poeta. Chi leggerà darà voce alla propria esperienza di vita”.

Cultura al Femminile ha incontrato la Presidente della Fondazione Molise Cultura, la Dott.ssa ANTONELLA PRESUTTI, a lei abbiamo chiesto di parlarci della Fondazione e delle sue molteplici attività.

C.F.: Ci parla della Fondazione Molise Cultura?

A.P.: La Fondazione Molise Cultura è una fondazione promossa dalla Regione Molise ha tra le altre cose incorporato, cosa abbastanza singolare, anche un pò pionieristica, la Fondazione Teatro Savoia, che era quella che gestiva il Teatro, quest’ultimo in stile liberty molto bello della città di Campobasso che rimane di proprietà della provincia, ma lo gestiamo noi.

Di fatto gestiamo gli spazi del Palazzo dell’ex GIL, unico esempio di edificio razionalista costruito nel 1938, che durante il ventennio fascista ospitava appunto la Gioventù Italiana del Littorio. La ristrutturazione, fortemente voluta dal Governo regionale, ha consentito la realizzazione di un luogo-contenitore dedicato esclusivamente alla cultura e alle sue molteplici specificità. Gestiamo l’auditorium, che è di oltre 300 posti, e uno spazio espositivo di 1000 mq, quindi anche molto importante e in più il Teatro Savoia.

Noi interveniamo su quattro linee fondamentali di progettazione e di programmazione: una è la stagione teatrale proprio del Savoia, dove tra le altre cose discutiamo anche come partner una serie di altre iniziative, come ad esempio la stagione degli Amici della Musica, ospitando all’auditorium anche molte delle attività del Conservatorio di Campobasso; altro girone di azione è quello delle Mostre nello spazio espositivo della Gil e noi qui teniamo ad alternare, ( a parte che affittiamo degli spazi per chiunque ne voglia usufruire) quelle che sono grandi Mostre, abbiamo ospitato De Chirico, Picasso, McCurry, a qualche Mostra di nostra produzione e ad altre di artisti locali.

In qualche modo la nostra filosofia, che ci muove in modo particolare è quella di aprire il Molise alla realtà italiana e mondiale, ma anche quella di uscire dai nostri confini regionali, di avere un percorso con doppio andamento, portare le persone da fuori a conoscere la nostra regione, attraverso il segmento culturale, e nello stesso tempo uscire noi, ma in Italia c’è stata fino a qualche anno fa questa sorta di indicazione coatta per la cultura, per cui qualsiasi cosa, qualsiasi mostra, qualsiasi grande evento, si volesse vedere, di necessità bisognava superare i confini regionali. Noi invece cominciamo a diventare attrattivi in qualche modo con l’esterno.

Oltre le mostre abbiamo due rassegne cinematografiche: una è quella del cinema spagnolo che in realtà si tiene a Roma, ma sono state scelte una serie di altre città, dove vengono portati alcuni film di proiezione spagnola, e Campobasso è stata una delle prime città che dal 15 al 17 luglio ha proiettato queste magnifiche pellicole.

Tra fine agosto e gli inizi di settembre abbiamo avuto un’ altra bella rassegna,Tintilia Noir” la terza stagione della rassegna letteraria del giallo e del noir e la presentazione dei libri normalmente le facciamo tra l’Auditorium e questa bellissima terrazza della Gil, che ospita circa 200 persone, ovviamente questo prima delle restrizioni.

C.F.: Come nasce Poietika all’interno della Fondazione?

A.P.: Di Poietika siamo molto orgogliosi e siamo arrivati alla settima edizione. E’ nata in qualche modo da un’idea molto visionaria, coltivata all’interno della Fondazione anche con Valentino Campo, direttore artistico: è nata in maniera quasi farneticante, non sapevamo verso cosa stavamo andando, se non l’idea di ospitare nomi significativi per un confronto nato sulla letteratura, ma che poi si è andato ampliando sempre di più. L’idea è stata quella di creare un’agorà nella quale si potesse discutere di tematiche forti, attraverso un confronto tra grandi personalità del nostro tempo e intellettuali locali. Poietika è nata nel 2015 come ideale luogo di incontri, di conversazioni e dialoghi, tra il locale e il globale, tra il Molise e il mondo. 

Poetika oggi è stato individuato come uno dei grandi Festival Internazionali, dal Ministero, ed è tra le altre cose, quest’anno, un Festival collocato all’interno di Piazza Dante per i 700 anni dalla sua morte, che per altro raccoglie i più importanti festival nazionali, 41, del Molise siamo solo noi e questo ci inorgoglisce.

Con Poietika, propriamente detta, il nostro obiettivo è il coinvolgimento di tutta la città di Campobasso, ma anche il più possibile di tutta la regione, quindi veramente brendizzare un pò e collegarlo a questa bella manifestazione nella quale sono venuti i più grandi, all’interno dei vari segmenti: tra gli altri, il regista Pupi Avati, lo scrittore Valerio Magrelli, il filosofo Galimberti,  il musicista Aehad Ahmad pianista di Youruk, celebre in tutto il mondo per il suo impegno a difesa dei diritti umani, che ha fatto l’unico concerto in Italia da noi, e McCurry, che oltre alla mostra, al Teatro Savoia è venuto a parlare della sua idea di fotografia. Ad ottobre avremo una mostra molto importante, di incisioni con Goya inserita in un interessante programma.

La mattina ci sono anche iniziative per le scuole, cerchiamo di lavorare anche con l’Università. Avremo una presenza internazionale che è quella di Teresa Salghero, voce storica di Madre Deus.

Anche quest’anno ci sono nomi illustri importanti, stiamo trattando con premi nobel, come Albin Sachs. L’idea è proprio quella di respirare davvero il mondo e di dialogare con grandi autori, anche con nostri artisti, persone in qualche modo di sensibilità e di cultura. L’obiettivo è quello il più possibile di coinvolgere e, soprattutto, quello di ampliare il più possibile l’orizzonte, ospitando economisti, giuristi, filosofi: è davvero un occhio complessivo sulla realtà tematicamente parlando, perchè di anno in anno abbiamo avuto un tema.

Per il tema di quest’anno siamo partiti da una riflessione sulla pandemia guardandola da un altro punto di vista, cioè l’idea della limitazione, perchè in qualche modo ci siamo dovuti confrontare con la negazione dei rapporti umani, nelle relazioni ed ha rappresentato anche per noi un approccio alla vita in maniera diversa e cercando di ragionarne, di parlarne con tutti quelli che sono i nostri ospiti.

C.F.: Poietika ha una gemella, Sonika: alla parola si aggiunge la musica?

A.P.: Noi abbiamo un segmento estivo da quattro anni, che è SoniKa, che è la parte musicale di Poietika che quest’anno dal 25 al 29 agosto, tra terrazza Gil e il Teatro Savoia ha ospitato, tra gli altri, Andrea Chimenti, Eugenio Finardi, Cristina Donà, ma è anche legato alla presentazione di alcuni libri.

C.F.: Un progetto ambizioso quello di Art festival Poietika in omaggio a Dante Alighieri nei 700 anni dalla morte: ce ne parla?

A.P.: Venerdì 15 ottobre ci sarà il Dantedì, appuntamento partito l’8 aprire e giungerà al culmine di Poietika dedicato a Dante. Presentato nel giorno in cui, secondo gli studiosi proprio il 25 marzo del 1300, Dante Alighieri inizia la sua discesa agli inferi “Nel mezzo del cammin di nostra vita”.

A chiusura di serata ci sarà l’omaggio dei giovani che rielaboreranno in maniera rep i testi, rileggendoli appunto in chiave moderna.

Infine, abbiamo messo in campo questa singolare “Umana commedia” di Poietika molto particolare, cioè la lettura di 33 canti scelti declamati dalle persone più normali, più disparate possibili: casalinghe, preti, abbiamo avuto un primario della terapia intensiva che, parlando della sua terribile esperienza, ha letto il 34 canto “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Lottando con la morte ogni giorno, ha spiegato dal proprio punto di vita i versi non in maniera filologica o storiograficamente, ma rendendo tutto oggettivamente umano, da questo anche il nome, di chi sente vicino alla propria sensibilità le ragioni propriamente umane.

C.F.: Il Festival è in corso, quale è stata la risposta del pubblico?

A.P.: La risposta del pubblico è stata eccellente e per questo pensiamo di superare i confini regionali perchè a livello culturale ormai abbiamo raggiunto tutto quello che potevamo raggiungere, le manifestazioni sono piene e ne siamo orgogliosi.

Grazie alla Presidente della Fondazione Cultura Molise per la sua esaustiva ed appassionata descrizione delle innumerevoli attività e progetti che la Fondazione promuove ogni anno.

Vi invito a guardare i video di Umana Commedia cliccando sul Link:

https://www.poietika.it/category/umana-commedia/

Articolo, settembre 2021, per Culturalfemminile

Eventi

VOCI X PATRIK a cura di Giovanna Ferro

Voci X Patrick: La musica e l’arte per Patrick Zaki

a cura di Giovanna Ferro

VOCI X PATRICK a cura di GIOVANNA FERRO

Amnesty International Italia, MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti Voci per la Libertà tornano, in occasione del MEI di Faenza, con un nuovo evento sabato 2 ottobre: “Voci X Patrick – La musica e l’arte per Patrick Zaki”.

Dopo la Maratona Musicale, evento in streaming, che è stata la più grande mobilitazione musicale organizzata per Patrick Zaki, “Voci per Patrik”, realizzata l’8 febbraio scorso, a un anno esatto dalla formalizzazione dell’arresto in Egitto del ricercatore, si ritorna a chiedere l’immediato rilascio dello studente egiziano.

 C’è compattezza e c’è determinazione nella voce, nelle mani e nell’anima di chi promuove queste iniziative. Sensibilizzare l’opinione pubblica affinchè qualcosa si smuova per riportare Patrik alla sua vita di prima e all’affetto di chi lo stima e gli vuole bene.

“Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere.”
Bertolt Brecht

Vorrei ricordare la sua vicenda.

Patrick Zaki, 29 anni, studente egiziano del Gemma (Master Erasmus Mundus che si occupa di “Women’s and Gender Studies”) dell’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, viene fermato ed arrestato, senza un apparente motivo, dalla polizia egiziana il 7 febbraio all’Aeroporto del Cairo, appena atterrato con un volo proveniente dall’Italia, per trascorrere una breve vacanza presso la sua famiglia: accusato di essere un terrorista, di diffondere notizie false sui social con lo scopo di minare l’ordine sociale e la sicurezza pubblica; ancora, è accusato di istigazione alla violenza e di incitamento alla protesta per il rovesciamento dello Stato egiziano.

L’associazione egiziana EIPR, associazione per cui lavorava il ricercatore, racconta che, dopo l’arresto, il giovane è stato sottoposto ad un lungo interrogatorio di 17 ore a cui sono seguite minaccie e torture, con lo scopo di indagare sugli interessi e sull’impegno dell’attivista.

Sotto accusa sono finiti alcuni suoi post su Facebook: recenti pubblicazioni farebbero apparire il giovane come incline alla violenza, nonché il suo interesse sarebbe stato quello di rovesciare il goveno in Egitto. Il giovane si è da subito dichiarato estraneo ai fatti e innocente. Ha infine chiesto di verificare l’autenticità delle pubblicazioni.

Patrick Zaki e molti altri attivisti sono accomunati da eguale sorte, considerati oppositori politici, detenuti in prigione solo perché rivali del goveno e perché difensori dei diritti civili.

In carcere in Egitto da quasi 20 mesi. “Il processo di Patrick Zaki è stato rinviato al 7 dicembre 2021, ha scritto su Twitter Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, aggiungendo:

“Un rinvio lunghissimo, che sa di punizione. Quel giorno saranno trascorsi 22 mesi dall’arresto: 22 mesi di crudeltà e sofferenza inflitte a Patrick, ma anche di grande resistenza da parte sua.”

L’appuntamento di Faenza, in programma dalle 15 alla Galleria del Voltone della Molinella, nel centro storico, sarà accompagnato da una mostra con i 10 poster vincitori di “Free Patrick Zaki: prisoner of conscience”, l’edizione speciale del Concorso Internazionale di Comunicazione Sociale “Poster For Tomorrow”.

Interverranno Giordano SANGIORGI , patron del MEI, Rita MONTICELLI, coordinatrice del Master Gemma all’Università di Bologna, Michela MONTEVECCHI, senatrice della commissione diritti umani, Iustina MOCANU di Amnesty International Gruppo universitario Bologna.

A coordinare l’evento è MICHELE LIONELLO, direttore artistico di Voci per la Libertà.

Sarà lui a parlare di “Voci X Patrick – La musica e l’arte per Patrick Zaki”

Sabato 2 ottobre al Mei di Faenza ritorna una nuova iniziativa di Voci per la Libertà – Amnesty International Italia e del MEI –

Meeting delle Etichette Indipendenti per chiedere la liberazione di Patrik Zaki.

Dopo la Maratona Musicale fatta ad un anno dall’incarcerazione di Patrik Zaki, che ha ottenuto un successo incredibile, 12 ore di diretta con oltre 200 artisti partecipanti, continua il nostro impegno per la liberazione di Patrik, anche ora che è iniziato il processo e che rischia 25 anni di carcere, in occasione proprio del MEI di Faenza, con l’iniziativa “Voci X Patrik – La musica e l’arte per Patrik Zaki”.

Un dibattito, dei set acustici, concerti, proiezioni tutti dedicati a richiedere la sua liberazione. Con questo momento vogliamo continuare a porre l’accento su questa triste vicenda che coinvolge anche lo Stato italiano e che attraverso il quale chiediamo un maggiore impegno da parte del Governo nei rapporti con l’Egitto. Tra l’altro al Festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” di quest’anno è stata dedicata una parte ai 60 anni di Amnesty International, un’altra alla campagna per Patrik Zaki.

I set acustici, di cui parla Michele Lionello, sono quelli di Blindur, vincitore nel 2021 del Premio Amnesty International Italia nella sezione emergenti con il brano “3000x”.

Ci sarà la partecipazione di H.E.R., artista poliedrica, violinista, compositrice, attrice, performer, l’anno scorso è stata la vincitrice assoluta del Premio Amnesty nella sezione emergenti con il brano “Il mondo non cambia mai” dedicando la vittoria proprio a Patrick Zaki.

Spatola Guglielmo, in arte Allafineguglielmo, cantautore, classe ’97, presenta “Cairo”, brano dedicato a Patrick Zaki. 

Inoltre, verrà proiettato il video report del festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty 2021”, dedicato a Zaki e realizzato da Andrea Artax Artosi.

I promotori dell’evento dicono:

“Dedichiamo questa iniziativa a tutti i prigionieri di coscienza che sono stati rapiti, torturati, scomparsi e detenuti illegalmente. E a tutte quelle giovani donne e uomini che viaggiano per il mondo per studiare, ricercare, condividere e costruire una società migliore.”

“Puoi incatenarmi, puoi torturarmi, puoi anche distruggere questo corpo, ma non imprigionerai mai la mia mente.”
Mahatma Gandhi

Abbiamo chiesto a Michele Lionello cosa ha in serbo, invece, “Voci per la Libertà – Amnesty International”:

Il Festival è giunto con grande successo alla 24a edizione, ora si sta lavorando per la prossima edizione, quella del 2022, che vedrà i 25 anni di Festival, un quarto di secolo di impegno, di musica al fianco di Amnesty International, per la promozione dei diritti umani. Peraltro, Festival che avrà due ricorrenze: il 25° appunto della manifestazione e i 20 anni di Amnesty International Italia. Tra l’altro proprio a Faenza per l’iniziativa avremo ROY PACI che è uno dei vincitori del 2019 del premio dei Big. Quindi, grande fermento da parte dell’Associazione nel continuare durante l’anno le varie iniziative, ma anche nella programmazione della prossima edizione che si preannuncia estremamente importante. Nei prossimi mesi usciremo con la raccolta dell’ultima edizione del Festival con tutti gli emergenti, da Blindur ai Negroamaro, che sono i vincitori rispettivamente della sezione emergenti e della sezione big, ma anche con tutti gli altri emergenti e gli altri ospiti del Festival. Proprio al MEI lanceremo il video report dell’utima edizione, che verrà poi pubblicato online anche sui canali social dell’Associazione. Tra l’altro l’incontro alla Galleria della Molinella di sabato verrà mandato in diretta streaming sulla pagina Facebook di Voci per la Libertà.

Voglio ringraziare Michele Lionello per l’intervista concessami. Inoltre, mi auguro si possa parlare sempre più spesso di eventi del genere, in cui solidarietà, unione, giustizia sociale e umanità sono la forza per far sì che ogni persona possa godere di quei diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.

Articolo, 2 ottobre 2021, per Culturalfemminile